Al Lotto "moderno" stanno accadendo cose che non si erano mai viste nel Lotto "antico". Dal 1939 al 2018, ad esempio, non era mai successo che un numero fosse stato capace di diventare centenario per due volte consecutive. A realizzare per primo l'impresa, se così vogliamo chiarmarla, è stato il 65 di Torino che il 10 aprile 2018 si fermò a 132 estrazioni di assenza e la volta successiva arrivò a 106, tornando ben 8 mesi dopo, ossia il 15 dicembre 2018.
Dopo un evento storico del genere ti aspetteresti che il successivo si
verifichi dopo 20 anni o chissà quando... e invece no! La storia si è
ripetuta a distanza di pochissimo, con il 60 della Nazionale, l'unico centenario del momento: ha
toccato quota 100 sabato scorso e la precedente sortita era stata
quella del 3 gennaio 2019, quando uscì dopo 108 estrazioni di assenza,
che rappresentano il suo record storico. Due ritardi centenari
consecutivi, quindi, come il 65 di Torino che - in altri termini -
significa anche una sola uscita in 210 estrazioni! Ecco perché questo 60
va quindi considerato molto attentamente e con fiducia.
Il 60, d'altro canto, era già stato protagonista di un caso limite qualche anno fa. Più in dettaglio, al 30 ottobre 2014 la situazione dei ritardatari vedeva il 60 di Venezia con 142 turni di assenza seguito dal 60 di Roma a 126 estrazioni.
Il viaggio su Venezia finì il 3 novembre, mentre quello di Roma arrivò
fino all'11 dicembre successivo, toccando 143 estrazioni di ritardo (per
curiosità, in entrambi i casi al 60 si abbinò il 29...).
Quei due 60, però, non venivano da un ritardo precedente centenario come
questo 60 tricolore che, quindi, non dovrebbe toccare altissimi livelli
di assenza, in funzione della sua chiarissima sottofrequenza statistica
pronta a compensarsi. Ma meglio non escluderlo a priorio, visto che al
Lotto "moderno" tutto sta diventando possibile, anche cose che non si
erano mai viste prima...
Donato Colucci