La coerenza è sempre stato un valore (un po' meno per i politici di
oggi...). E la coerenza vale in tutti gli aspetti della vita, anche -
perché no - quando si parla di Lotto.
È accaduto spesso, quando c'erano numeri supercentenari, di leggere e
sentire prediche moralistiche da parte di pseudoesperti che con aria
saccente dicevano di non giocare i centenari. A loro dire, "lo avevano
detto" prima, anche se in realtà prima avevano dato ambi e terni a
profusione proprio sul centenario in corso, preannunciandone l'uscita. A
voler essere gentile, si chiama "incoerenza"; a voler essere più
aggressivi, si tratta di "inganno", rimangiandosi tutto quanto detto in
precedenza. Ma la gente stupida non è e ricorda tutto...
Oggi questi sapientoni del "giorno dopo" sono spariti nel nulla, ora che - uno dopo l'altro - i centenari sono usciti tutti, regalando ottime vincite.
"Il BussoLotto" è sempre stato coerente: sappiamo quanto sono seguiti i
centenari e le loro potenzialità, senza disconoscerne anche la
pericolosità di un eventuale approccio sfrenato al gioco, che però non
riguarda i centenari come tali, ma qualsiasi dei 90 numeri.
Allora, come ci si deve comportare? Come suggerisce la statistica, quella vera! Che innanzitutto mette in evidenza come la stragrande maggioranza dei centenari escano "da giovani", ossia quando il ritardo è inferiore a 126 estrazioni (pari a 7 cicli di gioco). Aspettare, quindi, che un numero superi le 130 o 140 estrazioni è un errore, innanzitutto perché nel frattempo si perdono tanti "treni vincenti"
che passano prima e in seconda battuta perché si va a giocare il
centenario quando - a quei livelli - è già entrato in una fase anomala. Un ritardatario, quindi, va attaccato con decisione nella prima fase del percorso centenario ed eventualmente a recupero nella seconda fase. Non al contrario, come purtroppo fanno in tantissimi.
Noi sui centenari ci abbiamo sempre e continueremo a metterci la faccia,
affrontandoli con competenza professionale e realismo statistico, senza
mai rimangiarci la parola. Che per noi ancora conta e tanto, perché è
sinonimo di correttezza nei confronti di chi ci segue e ci dà la forza
di esistere, senza mai doverci piegare alle imposizioni commerciali di
gente scorretta...
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Donato Colucci