Categoria: L'Editoriale14/03/2016Quando la parola viene usata per ingannare poi non conta più nullaNel Lotto, come nella vita, la parola di una persona conta. E parecchio, sino a quando è rispettabile. Al Lotto può succedere però che la parola venga usata per ostentare serietà, magari per “garantire” risultati strabilianti, per reclamizzare vincite mai fatte, per approfittare della buona fede altrui. All'inizio è probabile che a quella parola le persone diano fiducia, che per un po' qualcuno “ci caschi”. Dopo, però, scoperto il trucco, l'effetto finisce e diventa un boomerang per chi l'ha usato. Inutile a quel punto strillare: siamo i migliori, abbiamo fatto vincite milionarie, terni secchi, a colpo, eccetera.... Lo sputtanamento è compiuto e nessuno li ascolta più: l'inganno è quanto di più fastidioso si possa subire e genera diffidenza, irrecuperabile. La parola non conta più niente e si raccoglie quanto si è seminato: l'umiliazione del fallimento.