La nuova frontiera dei millantatori, nel sempre più selettivo mondo del
Lotto, è provare a "riqualificarsi" ostentando una presunta
professionalità e correttezza. Tra il dire e il fare c'è di mezzo il
mare, dice un vecchio proverbio. E, più modestamente, una mia vecchia
convinzione parte dalla felice consapevolezza che i giocatori del Lotto
non siano affatto stupidi (come qualcuno spererebbe), ma sappiano invece
distinguere perfettamente l'oro vero dalla bigiotteria, a volte anche
pessima.
Mi spiego meglio: si può affermare di fare lotto serio e nel contempo
"urlare", anche in televisione, promesse di vincite sicure?
Si può parlare di professionalità e poi reclamizzare vincite del tutto
inventate? E si può dare un numero su tante ruote diverse, cambiandole
un giorno sì e l'altro pure, per poi - quando esce - dire di aver vinto
su ruota? Ce ne sarebbero tante altre di domande del genere, ma il messaggio che voglio
fare arrivare credo sia chiaro: nel Lotto ci sono personaggi e realtà da
cui è meglio stare alla larga.
Il Lotto vero e professionale è quello che
si dimostra, con la statistica, con lo studio numerico e con la fondatezza di
quanto proposto. La serietà, la qualità e la lealtà verso gli
utenti/lettori - lo sapete - è stato da sempre il mio principio di
lavoro, quello che ho imposto in tutte le realtà che ho diretto o
coordinato, fino a quando è stato accettato. Princìpi che non avevano
prezzo, nessun prezzo e che mai ho permesso fossero messi in vendita.
Una scelta
professionale, ma anche di vita, che mi ha gratificato negli anni,
sempre di più: gli appassionati hanno saputo riconoscere questo
messaggio di qualità, agendo di conseguenza. Se il "BussoLotto" oggi è
universalmente riconosciuto come la realtà più prestigiosa e seria del
mondo del Lotto italiano, il merito è anche di chi ha decretato questo giudizio. Il merito, quindi, è vostro, care amiche ed amici. E non perderò mai occasione per ringraziarvi: io e voi, nel progetto "BussoLotto", non
siamo ricattabili e non rinunceremo mai all'indipendenza, al principio di schierarci dalla parte
del giocatore e non del Banco, sostenendo il Lotto di qualità e non quello che permette di usare la menzogna pur di ingannare la gente, con ridicoli trucchi che funzionavano forse
venti anni fa, mentre ora non ci casca più nessuno. Questa non può essere la nuova frontiera del Lotto truffaldino: semmai ne è - finalmente - il capolinea...
Il vostro Donato Colucci