Crollo degli incassi alle Slot, a rischio le entrate erariali: toccherà a Pierpaolo Baretta provare a salvare il salvabile...
Manca ancora l'ufficialità, ma la scelta ormai sembra fatta. E risulta quasi inevitabile, visto ciò che sta accadendo agli incassi sul gioco: come si legge sulle pagine del "Messaggero", il ministro Gualtieri avrebbe convocato con urgenza escelto Pierpaolo Baretta per la delega ai giochi, a cui affidare il duro compito di mettere una toppa all'emorragia finanziaria e ai danni importantissimi provocati da alcuni provvedimenti presi dal Governo in materia (in particolare voluti dal M5S), a cui si è aggiunto l'effetto Coronavirus.
In particolare, l'introduzione della tessera sanitaria obbligatoria per giocare alle Slot (e quindi la perdita inevitabile dell'anonimato per il giocatore) e l'aumento della tassazione delle vincite superiori ai 200 euro stanno pesando come un macigno sugli incassi delle Slot, tanto che persino il tanto discusso aumento del Preu (altra tassa sugli incassi a carico dei concessionari) che sarebbe dovuto servire a garantire nuove entrate, non solo quasi certamente non servire per le "coperture" di altre spese, ma non compenserà neppure le mancate entrate erariali che a fine 2020 potrebbero far registrare un deficit tra 800 milioni e 1 miliardo di euro.
Intanto, da ieri è stata introdotto la nuova formula per la cosiddetta "tassa sulla fortuna" prevista nell'ultima legge di bilancio: il prelievo sulle vincite superiori ai 500 euro su SuperEnalotto, SuperStar, SiVinceTutto, Win for Life ed Euroj'ackpot è passato dal 12 al 20%. E in una fase tanto delicata anche questa "sorpresa" non piacerà di certo ai giocatori.
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