Lo sapete: per oltre 20 anni ho ideato, sono stato il direttore e - lo dice la storia - portato alla ribalta editoriale italiana molti dei principali giornali del Lotto. Sei anni fa, la svolta: addio a quel mondo, per incompatibilità nei principi di lavoro e per rispetto verso coloro che con quei giornali collaboravano e verso chi li leggeva.
Si era arrivati a pretese (ricatti) indegne: gli esperti dovevano lavorare senza ricevere compensi (per la "gloria"!); i lettori dovevano comprare senza avere pretese di qualità, spesso dovendo rileggere articoli "riciclati" ("chi vuoi che se ne accorga"...).
No, non era accettabile: scomparsi gli Editori competenti, quello non era più il mio mondo e allora ho preferito dedicarmi solo al mio, al nostro BussoLotto, qui sul sito. E posso affermare - senza timore di smentita - che non c'è giornale che possa vantare neppure la metà degli utenti che popolano Bussolotto.it

Il tempo e il giudizio dei lettori ha fatto il resto: qualche giornale è sparito (ossia fallito), qualche altro si è inventato "escamotage" pur di sopravvivere in agonia, qualcun altro ancora ha dovuto ridurre le tirature al minimo, in seguito al crollo delle vendite.
Solo pochissimi hanno mantenuto un briciolo di dignità editoriale, senza peraltro mai innovare o cercare nuovi talenti nel settore.
Sia chiaro: non sono contento che tutto ciò sia accaduto, anzi in cuor mio sono dispiaciuto pensando a che fine ha fatto questo mondo e a quanta passione e professionalità era stata messa in campo per creare quei giornali, nei tempi in cui si cercava di massimizzare la qualità pur di accaparrarsi un lettore in più.

Ma ciò che è successo è inevitabile quando si diventa avidi di "finanza", quando si pensa di poter prendere in giro i lettori, quando si spaccia la bigiotteria per oro colato, quando si dà spazio ad improbabili "lottologi" e si rinuncia ai veri esperti (solo perché non vogliono lavorare gratis!). Quando non si è Editori, ma ci si comporta - di fatto - alla stregua dei ciarlatani, che dicono di dare il meglio, sapendo di mentire, pur di spremere il limone sino all'ultima goccia. E ora alle ultime gocce siamo...